Ogni quanto bisogna cambiare il materasso?

Quanto dura un materasso? Il materasso non è come la televisione, la lavatrice, l’asciugatrice, la lavastoviglie o come la macchina: non c’è nessuna spia che ci segnala un’anomalia, un malfunzionamento, una manutenzione da fare o semplicemente un giorno non funziona più. E’ un elemento sul quale il tempo e l’usura passano inesorabili ma che troppo spesso non ce ne accorgiamo o non ne diamo importanza.

E’ difficile rispondere in maniera precisa alla domanda su qual è la durata di un materasso, in quanto la durata di un materasso varia da molti fattori tra cui il peso, la corporatura e le abitudini della persona di chi dorme sul materasso, dalla condizione e dalla tipologia della rete che lo sorregge, dall’esercizio o meno di una manutenzione accurata e costante su di esso.

In ogni caso possiamo dire che, generalmente, un materasso realizzato con materiali di alta qualità garantisce delle performance ottimali dagli 8 ai 10 anni. Dopo questo periodo il materasso va cambiato sia per ragioni di usura e d’invecchiamento, sia per motivi igienici.

Analizziamo insieme in particolare la durata per categoria di materassi: memory, lattice, molle.

Quando cambiare il memory:

Il memory ha la capacità e l’unicità, come appunto dice il nome, di prendere la memoria ossia l’impronta del corpo e ritornare lentamente alla forma originale subito dopo, con il rilascio della compressione. Tuttavia, con il passare degli anni e con l’utilizzo, perderà almeno una parte di questa resilienza o “memoria”.

I segnali per cui è meglio cambiare il materasso in memory sono:

affossamenti sul memory

perdita rigidità e di elasticità

Quando bisogna cambiare il lattice

Il lattice, materiale naturale che si caratterizza per l’elasticità, è stato scoperto e andato in voga negli anni ’80 per poi perdere potere ed essere sostituito progressivamente dal memory per un principale motivo: il suo costante bisogno di manutenzione e di conseguenza proprio per la sua durata.

I materassi in lattice, per durare, hanno necessità di alcuni fondamentali accorgimenti di manutenzione:

ruotare il materasso testa-piedi e sotto-sopra almeno ogni mese per garantire il mantenimento di un buon supporto;

arieggiare ogni giorno la stanza e arieggiare, scoprendolo del tutto, il materasso stesso, all’ombra e mai all’esposizione diretta del sole che porterebbe il lattice allo sgretolamento. Questo per far evaporare l’eventuale umidità e prevenire la formazione di muffe molto frequente nel lattice.

Per questi aspetti il lattice, seppur trattato bene, ha una durata inferiore a memory e molle: dura più o meno 6/7 anni prima di perdere le sue caratteristiche di elasticità.

Quando cambiare il materasso a molle

Come il memory, la durata di un materasso a molle realizzato con materiali di buona qualità è di 8–10 anni. In ogni caso, è palese capire quando cambiare il materasso, oltre dalle tempistiche, da eventuali affossamenti del materasso, da molle che fanno rumore e che non sostengono più.

Come capire quando cambiare materasso?

A prescindere dal tempo che trascorre e quindi dagli anni che il nostro materasso compie, il materasso va cambiato, anche prima, se:

- non riesce più a sostenere il peso del nostro corpo;

- ci crea un fastidioso mal di schiena;

- ci fa svegliare ripetutamente durante la notte con gli arti intorpiditi ed appesantiti;

- il materasso è usurato: presenta protuberanze, irregolarità e avvallamenti, cedimenti nella struttura;

-non è più igienicamente idoneo: nonostante una manutenzione corretta e attenta, nel materasso si deposita inevitabilmente una certa quantità di polvere (composta da particelle organiche ed inorganiche), nell’imbottitura si annidano spore, acari e batteri, nel rivestimento si posano frammenti di pelle, oltre al nostro sudore che filtra all’interno del materasso.

Manutenzione del materasso per farlo durare di più?

Vuoi evitare di cambiare materasso prima del tempo? Fare una corretta cura del materasso è fondamentale e questa cura consiste in queste attenzioni al materasso:

1.Utilizzare sempre una rete adatta al tipo di materasso;

2. controllare che le doghe siano sempre inarcate verso l’alto per garantire un supporto adeguato allo stesso;

3. fare attenzione a non bagnare il materasso;

4. evitare di pulire il materasso con bicarbonato, vaporosa, aspirapolvere o battitappeto, in quanto gli stessi rovinano rivestimenti e imbottiture;

5. capovolgere e/o girare testa/piedi il materasso con regolarità per evitare l’usura;

6. rifare il letto solo dopo aver arieggiato la stanza per almeno 10 minuti ogni giorno, lasciando scoperto il materasso;

7. utilizzare un coprimaterasso e un coprirete di protezione;

8. mantenere sempre pulito il rivestimento, in caso di materasso sfoderabile, lavandolo in lavatrice 1/2 volte l’anno;

9. pulire eventuali macchie sui materassi non sfoderabili con una pezzuola bagnata e sapone delicato, strofinando delicatamente.

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